il LestEditoriale
QUELLI DEL
LESTOBUNKER
Aficionados
carissimi,
buon lunedì a tutti
voi dal lestobunker, anfratto di resistenza umana permanente sito a
centinaia e centinaia di chilometri sottoterra.
Con oggi si entra
ufficialmente nella terza settimana di vita di sto blog-giornale o
blog-rivista che dir si voglia, nonché nella terza settimana del
nostro volontario esilio dal mondo.
Anche il trasloco e
tutti i casini annessi&connessi sono ormai praticamente conclusi,
e il lestobunker sta ormai diventando una casetta così bellina e
confortevole che vi invitiamo tutti, ma proprio tutti, a venirci a
trovare.
Ad ogni modo, se
l'autoeslio è stata per noialtri decisione ferma, convinta e
irrevocabile, col blog, per così dire, s'è fatto un esperimento.
Si voleva provare a
scribacchiare da quaggiù e vedere com'è che andava st'avventura
qua. Ché magari di avere nostre notizie dal lestobunker a voi
importava mica una ceppa, che ne sapevamo. Però la cosa ci garbava
assai e così s'è fatto un tentativo.
E se nel LestEditoriale di lunedì scorso vi si diceva di come s'era tutti contenti e beati per aver avuto ottocento contatti in una settimana,
a sto giro ci tocca dire che nella seconda settimana le cose non son
andate bene, ma benissimo, visto che di contatti ne abbiamo avuti più
di milleduecento, con una media di centocinquanta/duecento al giorno.
Tanta roba insomma, come si suol dire.
Ché magari siete
sempre gli stessi, oppure cambiate ogni giorno, sappiamo assai noi,
ma nel dubbio vi si chiama aficionados lo stesso. E ciccia, come si
dice a Firenze.
Anche se, se non
proprio tutti, conoscere molti di voi che ci seguono ci gusterebbe
parecchio.
La settimana scorsa
ad esempio s'è data la caccia al lettore indonesiano, oggi invece ci
piacerebbe proprio sapere chi sono i due tizi che ci cliccano dalla
Groenlandia.
Comunque,
indonesiani, groenlandesi, americani e via dicendo, e italiani
ovviamente, scriveteci, diteci la vostra, palesatevi!!
Visto però che come
è risaputo chi si loda s'imbroda, noi mica vogliam star qua a farci
i complimenti da soli, si voleva soltanto dire che le cose vanno
parecchio benino, ragion per cui il blog, come l'autoeslio, è ormai
una certezza irrevocabile, perciò noi si va avanti, come prima e più
di prima.
Per andare avanti
però, a sto punto qua, dopo due settimane di vita, ci pare cosa
buona e giusta darvi uno straccio di informazioni più dettagliate su
chi siamo noi, abitanti del lestobunker.
Informazioni
maggiori su chi sono quei personaggi che, oltre al sottoscritto
lestoscrivente, voi amatissimi aficionados lettori sentite nominare
fuggevolmente tra una riga e l'altra da tipo quindici giorni.
Tipo chi è il
MAIALE GRASSO così tante volte rammentato in questi post?
Che vi posso dire,
aficionados... anzitutto che non è una metafora, ma trattasi di
maiale vero e proprio, rosa che più rosa non si può, non solo di
dimensioni gigantesche, ma in espansione continua visto che, manco a
dirlo, mangia come un maiale. Oltre a mangiare, soprattutto, esso
Maiale Grasso sputa e bestemmia, tutto il giorno, in continuazione.
Sputa perché come tutti i maiali ha un colossale eccesso di
salivazione, mentre le madonne le tira perché è incazzato. Dire e/o
spiegare i motivi e gli oggetti di tal perenne incazzatura, è
impresa ardua anzicheno.
Ce l'ha
generalmente, in maniera cieca e spesso immotivata, con tutto e con
tutti, pure con voi. Quindi non ve la prendete se a qualunque cosa
voi diciate dovesse rispondervi con un generico orcodd... o con
altrettanta generica orcamad... è semplicemente fatto così.
Qui nel lestobunker
egli funge essenzialmente da guardia, della mia persona (da quando
l'ho conosciuto, ero un bambino, lo scateno contro chiunque mi rompa
i coglioni oltre misura) e dell'intero anfratto di resistenza.
Infine, se non vi fa
schifo un maiale che armeggia con pentole e tegami, bene sapere che è
pure un cuoco sopraffino.
E RENOIR invece? Chi
è?
Trattasi di stonato
senzatetto perennemente strafatto d'erba. Di età impossibile da
stabilire, nessuno sa da dove venga, né io riesco a ricordare quando
e dove l'ho incontrato. Sostanzialmente, è con me da sempre.
D'indole romantica e vagabonda, appassionatissimo di musica e di
poesia, se non si fosse fumato il cervello a forza di chilum e canne,
sarebbe di certo stato, che so, un grande artista, o più
probabilmente uno dei filosofi più illuminati della storia, tipo
Aristotele o Cartesio, per intenderci. Invece, è un abulico clochard
che parla e sproloquia tutto il giorno rollando canne a manetta. Si
muove come fosse una marionetta e ha addosso sempre gli stessi
vestiti sudici e puzzosi, metà clown e metà gondoliere. Seguirlo
nei discorsi e/o ragionamenti, lo dico per vostro bene, può sembrare
affascinante, ma se non siete fatti o ubriachi pure voi, risulterà
impossibile capirne e carpirne il senso più profondo. Esso Renoir è
completamente inadatto a qualsiasi attività pratica (per cambiare
una lampadina è in grado di far saltare l'impianto elettrico di un
intero comune), qui nel lestobunker ha la mansione di dare consigli
illuminanti e incomprensibili (adoriamo contrasti e paradossi,
quaggiù), nonché di curare direttamente la rubrica del giovedì
dedicata alla musica.
Che dire invece di
BRANDO?
Questo soggetto è
un feroce punkabbestia di circa trentotto anni, truce, atroce,
sboccato, violento, tendente all'alcolismo, di natura barricadera e,
soprattutto, maniaco sessuale mai pentito. Perennemente allupato,
ossessionato dalle femmine e in particolar modo dalla cameriera
tettona Eularia (di cui parleremo meglio tra poco). È furiosamente e
continuamente incazzato contro il sistema, prende a botte (e fa molto
male, tanto per mettervi in guardia) chiunque ritenga essere troppo
allineato con l'establishment. Ma soprattutto è furiosamente e
continuamente incazzato contro la sua perenne e prolungata astinenza
sessuale, visto che il principale obiettivo della sua vita è
riuscire a toccare le tette di Eularia, impresa tentata infinite
volte e infinite volte fallita. Oltre che menare e masturbarsi, con
le mani sa fare qualsiasi cosa, tipo montare, smontare e aggiustare
qualsiasi oggetto. Decisivo nel trasloco e nell'arredamento di tutto
il lestobunker, assieme a Renoir cura la rubrica musicale del
giovedì.
Da quando lo conosco
me lo porto sempre accanto nei cortei e nelle manifestazioni. Per la
cronaca, lo incontrai all'inizio degli anni novanta, in centro a
Perugia: era ubriaco marcio di vino bianco frizzante marca Zonin, e
fu amore a prima vista. Niente commenti: l'amore, sapete da soli, è
cieco.
DIEGO ARMANDO
invece, è un alieno viola. Pure in questo caso, nessuna metafora.
Esso essere è veramente un alieno, nel senso che viene dallo spazio,
da una galassia lontanissima e dal nome non pronunciabile e non
traferibile in nessuno degli alfabeti terrestri. Non ha gambe e non
ha braccia, è una sorta d'uovo gigante interamente viola, con due
luccichini gialli al posto degli occhi. Saggio, pacato e razionale,
sa parlare la nostra lingua perfettamente, ogni tanto con scarsi
risultati prova a insegnarci alcune espressioni tipiche del suo
linguaggio spaziale. Il suo popolo è enormemente più evoluto del
nostro. Nel suo pianeta, tanto per dirne una, gli avvocati si sono
estinti tre milioni di anni fa, visto che da allora la loro clamorosa
intelligenza gli permette di risolvere autonomamente e pacificamente
qualsiasi controversia. Piombato sulla terra il 18 luglio 1995,
stessa sera in cui l'ho conosciuto, ha deciso di fermarsi per due
motivi: il primo è la passione per il cinema, che dalle loro parti
pare non sia praticato, il secondo è l'assoluto stupore nei
confronti dell'idiozia terrestre, che ha deciso di osservare,
studiare e commentare. Nel lestobunker, inutile dirlo, è il nostro
faro e, altrettanto inutile dirlo, cura la rubrica cinematografica
del sabato.
Dalle sue parti,
dimenticavo, si sono estinti pure gli assessori.
Si diceva prima di
EULARIA. Chi è costei?
Trattasi di
cameriera tettona di 27 anni. Minuta, graziosa, vita di vespa ma con
due tette assurde, gigantesche, spropositate, sproporzionate,
disumane. Vedere la sua persona da lontano, è impresa assai
complicata, visto che l'intero suo corpo, osservato da determinate
prospettive, risulta interamente oscurato dalle sue ciclopiche
mammelle. Ingenuità e svampitaggine fatta persona, la nostra Eularia
indossa con disinvoltura omicida abiti succinti e strizzati,
minuscoli centimetri di stoffa che mandano al manicomio nove uomini
su dieci. Eppure, la nostra amata fanciulla, è castissima, purissima
e mai si concede ad alcuno. Principale occupazione nella vita, è
quella di sfuggire alle reiterate cariche in stile muflone sardo del
feroce e allupato punkabbestia Brando.
Precisazione
d'obbligo: tra essa pulzella e il sottoscritto lestoscrivente, non
v'è nulla oltre una sincera stima letteraria, nonché una feconda
collaborazione che si concretizza ogni settimana nella rubrica
letteraria del venerdì.
E infine c'è FEFO.
Lui l'abbiamo
nominato poco in questi giorni, forse mai. Il perché è presto
detto: nel lestobunker (e nella vita in genere) non fa un cazzo. Ma
proprio un cazzo di niente. Era un avvocato fino a qualche tempo fa,
pare pure molto capace, ma poi per ragioni che nessuno di noi sa è
improvvisamente impazzito. Da quel giorno non fa un'emerita ceppa,
tranne che dire sempre e soltanto “sti cazzi”, in continuazione,
ossessivamente, come un mantra, dalla mattina alla sera.
Ha qualcosa tipo
quarantacinque-cinquant'anni.
Nonostante la sua
completa inutilità e soprattutto nonostante sto ritornello de “sti
cazzi” sette giorni su sette, noi gli si vuole bene, e pertanto lo
si tiene con noi.
E questo è quanto,
aficionados.
Adesso che sapete
qualcosina di più di ognuno di noi, magari a qualcuno di voi gli è
venuta voglia di vedere com'è che son fatti, tutti sti soggetti qua.
Non temete. Qui nel lestobunker, abbiamo portato pure una
disegnatrice, che io spaccio impunemente per la mia fidanzata, ma in
realtà è prigioniera di tutti noi pazzerelli autoesiliati.
Prigioniera o no, fidanzata o no, disegna bene, parecchio bene, e fra
un po' di tempo ci darà i ritratti di tutti i quanti che, per la
vostra gioia, vi mostreremo felicemente.
Bene, per oggi è
tutto. Sicuramente molti di voi dopo aver letto questo post
chiameranno la neuro o invocheranno per il sottoscritto
lestoscrivente un Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Troppo tardi,
aficionados. Quaggiù a centinaia e centinaia di chilometri
sottoterra dove mi sono esiliato, nessuno può raggiungermi!!
Hasta luego,
amigos!!
IL LESTO
per commenti,
suggerimenti, opinioni, denunce e insulti, potete scriverci a:
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Da sempre, il mio preferito è il MAIALE GRASSO!!!
RispondiEliminaIo vorrei sapere come conoscere il feroce punkabbestia Brando. E se possibile sapere se è disponibile per un matrimonio duraturo
RispondiEliminacome si fa??
Lorella sicura??? guarda che fai la fine della povera Eularia... :)))
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